Canarino a colorazione ancestrale

Nome latino:                                      Serinus Canaria  

Provenienza:                                      Isole Canarie

Numero uova deposte:                    4-7

Giorni di cova:                                   14 giorni

Involo dei novelli:                             15-20 giorni

Autonomia dei novelli:                    35-40 giorni

Maturità sessuale:                            1 anno (consigliata)

 

PARTE GENERALE

 

Il canarino domestico deriva dal canarino selvatico presente ancora oggi nelle Isole Canarie. Questo arcipelago fu scoperto nel 1402 e da subito si iniziarono a catturare e portare in Spagna esemplari, grazie soprattutto alla sua facilità d'adattamento alla vita in gabbia. Gli spagnoli vendevano i canarini a peso d'oro, ma per evitare di perdere il monopolio cedevano solo i maschi, per evitare che potessero essere riprodotti all'estero. Poi la leggenda narra che un giorno una nave naufragò davanti all'isola d'Elba liberando molti canarini di entrambi i sessi, e lì finì il monopolio spagnolo nel commercio di questi splendidi volatili. Inizialmente i canarini venivano allevati solo dai nobili e dai ceti più abbienti, ma poi si estese a tutta la popolazione, dando vita a organizzazioni ornitologiche e mostre, ma soprattutto alla creazione di numerose razze per tutti i gusti.

La razza spagnola e la razza "Timbrado" discendono direttamente del canarino selvatico (Canario Silvestre).

La razza spagnola è accomunabile ai soggetti selvatici per rusticità, prolificità e vivacità. La razza fu voluta e "creata" da un gruppo di allevatori spagnoli attorno agli anni '30, con l'intento di selezionare canarini con dimensione tra gli 11 e 12 centimetri, di taglia leggera e col corpo sottile.

La razza "Timbrado" è stata selezionata nella prima metà del 900, la sua peculiarità è il forte canto, eseguito a becco aperto. I maschi dispongono di una vasta gamma di note, toni e ritmi. Hanno una dimensione che si aggira sui 13 centimetri, il colore e la forma simili al canarino selvatico.

 

PROGETTO

 

Ho deciso di detenere e riprodurre nel mio allevamento canarini verdi o al massimo con qualche pezzatura gialla, comunque simili e riconducibili al fenotipo selvatico

Per costituire il mio ceppo ho deciso di accoppiare soggetti di razza Timbrado (selezionata per il canto melodioso e per la somiglianza col canarino ancestrale) e canarini verdi classici.

I soggetti citati arrivano da più linee di sangue, il risultato che voglio ottenere è un gruppo di canarini omogenei, le cui peculiari caratteristiche devono essere rusticità, colore verde e canto melodioso.

Ho deciso anche di prendere un maschio di verzellino, da incrociare con una canarina verde. Vedremo se riuscirò a ottenere qualche risultato e se la cosa potrà o meno avere un seguito nel mio allevamento.

 

LA MIA ESPERIENZA (AGGIORNATA FINE 2019)

 

Nel 2018 ho allevato 6 copppie di canarini, alcuni dei dei quali presi da un bravo allevatore di Timbrado.

Ho svezzato alla fine 10 novelli: uova deposte 73, di cui 47 covate; di queste 37 erano fecondate (67%) da cui sono nati 31 novelli, dei quali solo 10 si sono salvati.

Proprio questa alta mortalità dei nidiacei (molti dei quali morti durante l'estate a svezzamento completato) e la voglia di partire con la nuova avventura dei cardinalini del Venezuela mi ha fatto propendere per la cessione totale del ceppo di canarini.

 

LA MIA ESPERIENZA (AGGIORNATA FINE 2018)

 

Nel 2018 sono partito col progetto con 4 coppie di canarini, più una coppia formata da maschio di verzellino per canarina.

I risultati sono stati abbastanza deludenti, alla fine sono riuscito a svezzare 3 novelli, un risultato scarso ma in linea con la pessima stagione allevatoria del 2018.

In totale in stagione sono state deposte 63 uova, di cui 55 covate; di queste 37 erano fecondate (45%) da cui sono nati 16 novelli, dei quali solo 3 si sono salvati.

Tale fallimento è in parte giustificato dal fatto che il ceppo e il progetto sono di recentissima costituzione, i soggetti sono stati tutti o quasi acquistati da altri allevatori.

Anche l’esperienza dell’ibridazione col verzellino è andata così così, nel senso che sono nati diversi novelli, ma nessuno è sopravvissuto; credo che non ripeterò l’esperienza.

Nel 2019 conto in una riscossa e in un allargamento numerico del ceppo, anche acquistando qualche altro soggetto dall’esterno.