Quando parlo della mia passione per gli uccelli, molti mi dicono che essi dovrebbero volare in cielo e non essere rinchiusi nelle gabbie.
Chi sono io per negarlo? Il concetto è corretto ma, alle stesse persone, chiedo se gli animali domestici come cani, gatti, criceti o pesci rossi sono nati per stare nelle nostre case o se originariamente erano liberi. O, peggio ancora, se cavalli, mucche, pecore e altri animali sono nati per essere uccisi (al fine di nutrire noi umani) o per brucare l'erba liberamente nei prati.
Quello che voglio dire è che tutto il mondo animale si è piegato alla volontà dell’uomo, e su questo credo che nessuno possa controbattere.
Certo, ammetto che l’allevamento degli uccelli da gabbia è una forma di egoismo, ma posso altrettanto confermare che lo è qualsiasi altra forma di “uso” della vita animale.
Dal canto mio, posso affermare che tratto i miei uccelli meglio che posso, cerco di non far mancare loro nulla sotto tutti i punti di vista, dall'alloggio all'alimentazione alle cure di cui necessitano.
Secondo me una cosa grave, da non fare, è prelevare uccelli in natura per poi farli vivere in cattività, per loro sarebbe solo un’agonia, ma uccellini nati in cattività sono abituati a questo stato e, a parer mio, non ne soffrono.
A tal proposito segnalo, a chi non lo sapesse, che la cattura, la detenzione, l’importazione e l’esportazione di uccelli prelevati in natura, è reato e viene punita dalla legge.
Ora vi porto un esempio. Da recenti ricerche si è visto che in natura sono rimasti solamente 2000 esemplari di diamante di Gould. A questo punto vi chiedo se è preferibile che le future generazioni non vedano mai questo uccello dal vivo o se è meglio che lo vedano, seppur allevato in cattività. A voi le risposte.
Uno slogan molto usato dagli allevatori è che “allevare è proteggere” e io sono d’accordo: gli allevatori proteggono molti uccelli dall'estinzione.
Alcuni pensano anche che l’allevamento possa essere finalizzato al reinserimento in natura: personalmente credo sia un’utopia, ma sarò felicissimo di prendere atto di qualsiasi esperimento riuscito in tal senso.